La Commissione europea dà il via libera al nuovo decreto del Bando Agrisolare.

Cosa cambia rispetto al primo Bando

1 miliardo di euro, rispetto ai 500 milioni del primo bando.
Complessivamente il decreto destina alle imprese agricole 775 milioni di cui:

  • 700 milioni di contributi a fondo perduto all’80% con vincolo di autoconsumo e 75 milioni di contributi (al 30%) senza vincolo di autoconsumo.

Alle imprese della trasformazione agricola sono assegnati 225 milioni di cui 75 senza vincolo di autoconsumo

Contributi a fondo perduto fino all’80% per le imprese agricole.

I contributi sono destinali alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli, quindi senza consumo di suolo.
Il bando consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva stimata in 4,3 milioni di metri quadri sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile.

Superamento parziale dei vincoli sull’autoconsumo
Viene rimosso il vincolo sull’autoconsumo. Il plafond senza vincoli è di 75 milioni per l’agricoltura (più altri 75 per l’agroindustria) con un taglio della quota di contributo pubblico che scende al 30% per le grandi imprese e al 50% per le piccole.

Raddoppio della potenza installabile fino a 1 Megawatt.

L’obiettivo del Bando

Favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e ridurre i costi di produzione delle imprese: una scelta sostenibile e di crescita.
Le spese per l’approvvigionamento energetico, infatti, in media rappresentano oltre il 20% dei costi variabili a carico delle aziende. La possibilità di autoprodurre energia da fonti rinnovabili utilizzando i propri fabbricati è una scelta sostenibile e un’occasione di crescita.

Gli impianti

Il Bando consente l’installazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. I pannelli fotovoltaici potrebbero essere installati sui tetti di circa 20mila stalle e cascine.
La Cia-Agricoltori italiani ha commentato: «Il via libera della Commissione al nuovo decreto per il Parco Agrisolare arriva, oggi, come un nuovo input importante alla transizione green dell’agricoltura italiana»

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